“Il decreto legge liberalizzazioni contiene una norma che, se approvata, costringerebbe i contraenti, il servizio sanitario nazionale e in ultimo i contribuenti a consistenti esborsi per costosi e spesso superflui esami strumentali, anche per la dimostrazione di danni di lieve entità, come il cosiddetto “colpo di frusta”: per questo ho presentato quattro emendamenti per la modifica della nuova norma, l’art. 32 del testo, da poco emendato al comma 3bis con la introduzione degli accertamenti sanitari.”
A dichiararlo è il senatore del Pdl Stefano De Lillo. “La nuova norma discriminerebbe in particolare i cittadini meno abbienti, che sarebbero impossibilitati a sostenere gli oneri di accertamenti strumentali, vedendosi di fatto danneggiati nel diritto alla salute sancito dalla Costituzione e nel diritto al giusto risarcimento e dovrebbero anche sostenere per la loro quota parte il rincaro delle polizze. Agli obiettivi dell’art. 32 del decreto liberalizzazioni si deve rispondere con altri strumenti, per evitare che chi rimane vittima di un incidente stradale si ritrovi non solo danneggiato ma anche beffato”.
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