mercoledì 2 marzo 2011

lettera aperta

Scrivo in proprio e nella qualità di Presidente dell'Associazione Assopec al fine di attirare l'attenzione della collettività, delle compagnie di assicurazioni e delle autorità evidenziando che l’associazione, sensibile alla problematiche attinenti alla sopravvivenza della rappresentata categoria, nonché della professionalità della figura del Perito patrocinatore stragiudiziale, come amo definire “GARANTE DEL DANNEGGIATO”, ritiene che le nuove figure emergenti nel ramo dell’infortunistica stradale, in taluni casi peraltro affiliate a franchising , non hanno la adeguata, idonea e necessaria competenza , per gestire  i diritti del danneggiato.
Tale lacunosa e degradante situazione ha favorito, favorisce e, se non arginata,  continuerà a favorire la crescita di sinistri di natura dubbia ed anomala, solo ed esclusivamente per fini meramente speculativi.
Per reprimere tale increscioso fenomeno, basterebbe uniformarsi alle normative vigenti, che ai fini dell’esercizio della Professione di Perito Assicurativo prevede l’iscrizione obbligatoria  al Ruolo Nazionale dei Periti Assicurativi, ex Legge 166/1992, modificata dal D. Lgs. 209  del 07/09/2005.

Per quanto sopra chiedo il divulgarsi dell'articolo in questione, anche al fine di sensibilizzare l'opinone pubblica; in effetti, gli incidenti stradali, fenomeni imprevedibili ed incalcolabili, oltre che fonte di danni e disagi, costituiscono affari per milioni di euro. L’enorme quantità di denaro crea forti contrasti di interesse fra chi deve risarcire e chi deve ricevere il giusto ristoro
Solitamente a risarcire i danni sono le compagnie di assicurazione che consociate tra loro (ANIA) sono una potenza contrattuale, mentre debole è la posizione del danneggiato, perché non conosce le numerose norme, spesso anche contraddittorie, che regolano i diritti.
La persona che deve ottenere un risarcimento percorre un iter complesso e tortuoso; (sottineo che) molte volte si imbatte in operatori a vario titolo ad esempio agenti assicurativi o loro collaboratori (altre volte addirittura: infermieri, medici, Agenti di Polizia, Carabinieri) consulenti di varia natura e diverse altre figure; in alcuni casi questi operatori ritengono di poter consigliare al danneggiato il nominativo del professionista  o dello studio a cui rivolgersi per poter ottenere il giusto ristoro.
Purtroppo il loro consiglio può rivelarsi errato, talvolta perché tende esclusivamente a favorire il professionista amico o parente, indipendentemente dalla sua professionalità; la maggior parte delle volte per interesse, infatti esiste un vero e proprio mercato di procacciatori che alla fine lucrano sul ristoro a danno proprio del malcapitato, costruendo delle vere e proprie truffe.
In effetti alcuni pseudo-studi hanno creato una rete costituita da varie figure, in pratica veri e propri faccendieri, che hanno il compito di condurre i danneggiati preso di loro.
Ovviamente, queste persone, vengono ricompensati ed il loro compenso, in qualche modo, viene pagato proprio dal danneggiato.
Tale circostanza alla fine danneggia la collettività tutta; in pratica si verificano degli aumenti di costi, che si riversano sulle compagni di assicurazione ed alla fine danneggiano il consumatore finale, che si vede aumentare il costo del premio assicurativo.

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