Il Consulente d’ufficio non deve semplicemente valutare e quantificare i danni ai veicoli coinvolti in un determinato sinistro ma, con funzioni percepenti, deve espletare l’incarico anche con l’ausilio di cognizioni tecniche e pratiche, in modo che i risultati costituiscano fonte diretta di prova a pari di ogni altra prova ritualmente acquisita nel processo.
La prefata affermazione è supportata anche dalla Sentenza di Cassazione civ. n° 13401 del 22.06.2005
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